Torre Annunziata, raid Lido Azzurro: 'Soddisfazione per l’esito delle indagini e per la vicinanza dello Stato'
Le associazioni oplontine: 'Orgogliosi delle forze dell'ordine, ora maggiore prevenzione e cultura della legalità'
30-11-2024 | di Redazione
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"Il raid al Lido Azzurro della scorsa estate ha lasciato una profonda ferita e ha evidenziato quanto ancora critica possa essere la situazione sul nostro territorio relativamente alla sicurezza e al degrado sociale che purtroppo avvelena parte della città. Le associazioni di Torre Annunziata sentono l’esigenza di esprimere il più vivo apprezzamento per la relativa celerità con cui istituzioni e forze delll'ordine hanno saputo rispondere all’ennesimo atto criminale e all’ennesimo segnale di allarme".
Queste le parole delle associazioni oplontine dopo il recente arresto del secondo uomo del commando armato, un ragazzino di soli sedici anni vicino al clan Gionta. Un punto di svolta che arriva all’esito delle indagini di forze dell’ordine e magistratura, e delle operazioni di polizia giudiziaria che hanno portato all’identificazione dei responsabili degli avvenimenti dello scorso 19 luglio, con conseguente emissione di provvedimenti giudiziari, ed esecuzione degli stessi. In manette anche il 18enne Salvatore D'Acunzo, accusato di tentato omicidio, strage e porto d'armi a cui si aggiunge l'aggravante dell'associazione mafiosa.
Le associazioni oplontine subito dopo il raid di luglio diedero vita al forte atto di riscossa rappresentato dal flash mob su tutto il litorale, con una catena umana di cittadine e cittadini, che vide stringersi le mani di migliaia di persone. Sollecitato da ciò furono potenziate le iniziative delle forze dell'ordine e lo stesso Prefetto di Napoli volle incontrare le associazioni al termine di un comitato per l’ordine e la sicurezza.
"Magistratura ordinaria e per i minori hanno saputo egregiamente coordinarsi, tra loro e con la polizia giudiziaria, dando anche il segno di una indubbia costante attenzione al territorio che, ingiustamente, nel passato più oscuro di Torre Annunziata, qualcuno aveva messo in dubbio. Oggi, nel ribadire la propria soddisfazione per l’esito delle indagini e la celerità dell’operato delle Procure e delle forze dell’ordine, auspicano la messa in campo sul territorio cittadino anche di iniziative di prevenzione e di crescita sociale che possano sradicare le cause principali del degrado che è alla base di tantissima parte delle azioni criminali che si verificano in città", si legge in un comunicato ufficiale a firma delle asociazioni del territorio.
"Nel dichiararsi sempre pronte e disponibili a qualsiasi impegno in questo senso, invitano anche i singoli cittadini a farsi sempre più parte attiva del meccanismo di rinascita sociale e culturale di Torre Annunziata e a non sottrarsi all’impegno civico di contribuire, quando necessario e per quanto possibile, all’opera della magistratura e delle forze dell’ordine", concludono le associazioni.
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