Torre Annunziata. Tentò di uccidere Giorgio Scaramella: uno dei killer ai domiciliari
Umberto Perna sconterà il resto della pena nella sua abitazione: Luca Cherillo rimarrà in carcere
01-06-2023 | di Marco De Rosa
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Tentarono di uccidere Giorgio Scaramella, ma perse “solo” l’occhio sinistro. Ora uno dei killer che entrarono quel giorno in azione sconterà la pena agli arresti domiciliari. Si tratta di Umberto Perna. E’ quanto ha deciso il Gip Visco che ha accolto la richiesta difensiva presentata dai suoi avvocati, Luciano Bonzani e Raffaella Farricelli.
Il raid fu deciso dal Quarto Sistema a causa di un video di offese di Giorgio Scaramella pubblicato sui social in cui si screditava la figura di Umberto Perna, rivelandone la vera identità paterna. Da qui nacque una diatriba con le donne vicine al Quarto Sistema e la ritorsione.
IL RAID. Luca Cherillo, alias ‘o scagnat (per via del cambio di colorazione dei capelli) e Umberto Perna, la mattina del 26 agosto del 2020, si presentarono al cimitero, al chiosco dei fiori di Rosa, la sorella della belva che scatenò l’omicidio di Maurizio Cerrato. I killer, entrambi a volto scoperto proprio per evidenziare la loro presenza sul posto, esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco nei confronti di Scaramella che si andò a riparare nel bagno del chiosco. Poi fu raggiunto da uno dei due e colpito con violenza più volte con il calcio della pistola, con una violenza tale da causargli la perdita dell’occhio sinistro. Trasportato all’ospedale San Leonardo di Castellammare, sia Giorgio che Rosa provarono a minimizzare parlando di un incidente. Ipotesi scartata dagli agenti del commissariato di polizia che al chiosco dei fiori sequestrarono alcuni frammenti di un proiettile. Ancor più fondamentali furono le intercettazioni nella camera del nosocomio stabiese. Giorgio spiegò a Rosa la dinamica dell’agguato prendendosela con gli “Specchini”, soprannome attribuito alla famiglia Perna. “Era solo un avvertimento, se volevano uccidermi potevano farlo con una botta in testa” riferì in un’intercettazione.
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Perna e Cherillo furono condannati a 5 anni di carcere. Oggi la decisione del Gip di far scontare a Perna il resto della pena nella sua abitazione di Torre Annunziata. Cherillo, invece, rimarrà in carcere.
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