L’ultima occasione per la riqualificazione dello stadio Giraud. Questa mattina al comune di Torre Annunziata si è tenuta la conferenza stampa per presentare il progetto di restyling dell’impianto grazie ai 2 milioni di euro che arriveranno dal Pnrr.

Presenti, oltre al sindaco Vincenzo Ascione, anche gli assessori Antonino Muto e Francesco Longobardi. Per il Savoia erano seduti al tavolo il presidente Mario Pellerone e il ds Carmine Palumbo.

Il primo cittadino ha provveduto a parlare per larghi tratti dell’opera. Lo studio di fattibilità era stato redatto da Nunzio Ariano, ex capo dell’Utc successivamente arrestato per la famosa mazzetta delle Sette Scogliere. “Purtroppo la sua vicenda ha fatto rallentare la riqualificazione- ci ha tenuto a specificare Ascione- Abbiamo dovuto superare varie difficoltà tra cui questa”.

Il progetto definitivo, invece, dall’ingegnere Luigi Gaglione dell’Utc che si è avvalso della consulenza di Luigi Guarro e del rup Carmine Salvatore.

“Abbiamo avuto il merito di ottenere fondi che altre città non hanno ricevuto –ha proseguito Ascione- Il restyling del Giraud è la conferma che ci teniamo a far sì che la storia del Savoia venga onorata. Purtroppo qualcuno prima non ci aveva creduto (chiaro il riferimento all’ex presidente dei bianchi Alfonso Mazzamauro)”.

La creazione di un museo del Savoia e lo spostamento degli spogliatoi al piano inferiore dello stadio sono fra le ‘vere’ novità. Ancora una volta risaltano la gestione sicurezza antincendio e la gestione di ordine e sicurezza pubblica. E’ questa la conferma del fallimento dei lavori per le Universiadi (atti che sono stati sequestrati dalla finanza nel procedimento ancora in corso su Ariano), che non hanno apportato alcuna miglioria al Giraud. Ascione, visibilmente in imbarazzo, ha parlato di una gestione della sicurezza meglio del “Maradona” a Napoli. Anche se per il momento è stato omologato dalla  la Commissione di Vigilanza Locale per il Pubblico Spettacolo a poco più di mille persone e l'agibilità ancora non è stata concessa. “Io non firmo più per le partite” ha riferito lo stesso Ascione, dimenticando che il documento di autorizzazione compare ogni volta che una singola squadra gioca al Giraud sull’albo pretorio.

Poche le parole di Mario Pellerone. Il presidente, al quale non piace il calcio ma ci investe, ha affermato. “Non è da tutti riuscire a ricevere questi fondi. Noi ci impegneremo a cambiare denominazione (per le carte federali il Savoia non esiste, ma è il Giugliano) in vista della prossima estate”.

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