La saracinesca aperta, la luce all’interno accesa. Il cancello però resta chiuso, tantomeno qualcuno risponde al citofono.

E’ ancora mistero sulla presunta truffa dell’agente di viaggi titolare dell’agenzia Silvamala a Trecase. Nelle settimane scorse Renato Scognamiglio, l’imprenditore accusato da 7 persone di aver prelevato gli anticipi dei pacchetti viaggi dei suoi clienti prima di far perdere le proprie tracce dal 23 dicembre scorso, è tornato in città. “Lo abbiamo visto fare jogging per le strade del paese insieme ad altre persone”, ha spiegato una delle persone che ha denunciato Scognamiglio ai carabinieri.

Massimo riserbo sulle sue prossime mosse: “Non vuole parlare con nessuno, lo farà al momento opportuno dopo aver consultato i suoi avvocati. Si sono dette troppe cose sul suo conto, una serie di menzogne che verranno chiarite al momento opportuno”, ha detto a più riprese il fratello, un commerciante di Trecase.

Nel frattempo, nell’agenzia presente da oltre un ventennio nella cittadina confinante con Torre Annunziata qualcuno sembra esserci: il cancello posto dinanzi alla porta d’ingresso è chiuso, ma la saracinesca è aperta. La luce all’interno è accesa, segno che qualcuno all’interno dovrebbe esserci. Al citofono però, non risponde nessuno. La scritta “chiuso per riserva” non c’è più, ma i depliant continuano a stazionare accatastati dinanzi all’ingresso dell’esercizio. Il suo telefono continua a essere staccato, mentre non si hanno riscontri di attività sul suo profilo facebook.

Per conoscere la verità su quanto accaduto ai pacchetti viaggio dei suoi clienti, ci sarà ancora bisogno di aspettare.

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