Arresto di Nunzio Ariano, parla l’assessore Ammendola: “Disposto a farmi da parte”
Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici: “Mi sento responsabile sul piano politico”
29-12-2020 | di Catello Germano
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“Sono amareggiato e turbato. Conosco da 15 anni Nunzio Ariano e non mi aspettavo minimamente questa vicenda”. L’arresto del capo dell’ufficio tecnico del Comune Nunzio Ariano ha scosso Luigi Ammendola, vicesindaco e assessore a lavori pubblici e urbanistica di Torre Annunziata. L’ingegnere Ariano è stato fermato ieri, lunedì 28 dicembre, dalla Guardia di Finanza con 10mila euro in contanti. Poco prima aveva incontrato un imprenditore che aveva ricevuto un incarico per 200mila euro di lavori.
Assessore come ha saputo della notizia dell’arresto?
“Mi ha informato la moglie dell’ingegnere Nunzio Ariano. Ho immediatamente messo al corrente il sindaco”.
Cosa ha pensato quando ha appreso la notizia?
“Sono rimasto profondamente turbato. Conosco Nunzio Ariano da 15 anni, conosco la moglie e i figli e mai mi sarei aspettato che si ritrovasse coinvolto in una vicenda così grave. Naturalmente attenderermo l’esito delle indagini”.
Assessore, lei ha la delega ai lavori pubblici e urbanistica dall’inizio dell’amministrazione.
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“Si, ma questo non mi rende responsabile di tutto quello che fanno i funzionari fuori dal comune”.
Assessore, l’ingegnere Ariano è stato fermato dalla Guardia di Finanza con 10mila euro in contanti dopo aver incontrato un imprenditore con il quale aveva formalizzato precedentemente un contratto per lavori di somma urgenza.
“Si lo so. Secondo lei posso controllare quello che fanno tutti i dipendenti dell’ufficio tecnico?”
Tutti no, ma qui non parliamo di un dipendente qualsiasi, ma del Capo dell’Ufficio Tecnico.
“Certo, ma il concetto è sempre lo stesso. Un assessore non può controllare tutto”.
Lei e il dirigente collaborate a stretto contatto da anni.
“In un ente l’assessore al ramo dà l’indirizzo politico e indica gli obiettivi. Il dirigente del settore decide come raggiungere i risultati e quale strumenti utilizzare”.
Anche con la “somma urgenza”?
E’ uno strumento previsto dalla legge. Nel caso oggetto dell’inchiesta la somma urgenza è stata adottata a settembre perché si trattava di fare diversi interventi in poche settimane per consentire l’apertura delle scuole”
Quello della “somma urgenza” è uno strumento di cui si è abusato secondo lei al Comune di Torre Annunziata?
“Non saprei dirle. Come dicevo prima, l’assessore indica un indirizzo, i tecnici decidono come”.
Secondo gli inquirenti c’era un rapporto consolidato tra l’azienda in questione e il comune di Torre Annunziata.
“Non so al momento se quest’azienda ha altri appalti nel nostro Comune. Quello che le posso dire è che ho sempre chiesto che venisse utilizzato, per incarichi diretti, il sistema della rotazione tra le varie ditte presenti nella short list del Comune. I funzionari mi hanno assicurato che veniva utilizzato in alcuni casi anche il sorteggio”.
Assessore ci sono molte cose che non sa. Non creda di avere delle responsabilità in questa vicenda? Lei è vicesindaco e assessore ai lavori pubblici e urbanistica. E qui stiamo parlando del capo dell’Ufficio Tecnico.
“Questo episodio non rappresenta certamente una bella pagina per la nostra città. Se mi sta chiedendo se mi sento responsabile sul piano politico, si. Politicamente mi sento responsabile”.
Se il sindaco o il suo partito le chiedessero di fare un passo indietro e dimettersi, sarebbe disposto a lasciare la Giunta?
“Assolutamente si. Bisogna tutelare le Istituzioni. Prima di Luigi Ammendola viene l’Ente pubblico. Se il sindaco o il partito me lo dovessero chiedere, sarei disposto a farmi da parte”.
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