Pompei. Tragedia al parco acquatico, in centinaia per l’ultimo saluto a Flavio
Uno striscione e una corona di palloncini bianchi ha accompagnato la bara bianca al cimitero cittadino
03-08-2022 | di Redazione

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In silenzio, con il volto gonfio di lacrime per dare l’ultimo saluto al ragazzo scomparso. Pompei si è stretta nel dolore per salutare Flavio Parmendola, il giovane di 12 anni che sabato scorso ha tragicamente perso la vita in un parco acquatico di Battipaglia.
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Tante, troppe le persone da ospitare in chiesa. Il rito si è così tenuto nel piazzale adiacente alla Parrocchia del SS Salvatore. Lì, centinaia di persone hanno reso omaggio a quella bara bianca con dentro il corpo del giovane. Corone di fiori, dappertutto. In tanti conoscevano il ragazzo, stimato e voluto bene da tutti. Tutti hanno voluto abbracciarlo per un’ultima volta. “Trovare ora le parole è davvero difficile – ha detto il parroco della chiesa don Giuseppe Esposito, nella sua omelia -. Dinanzi a questa tragedia non ci sono parole che possano dare conforto o lenire il dolore che ha creato un vuoto enorme intorno a noi. La parola del Signore possa essere come una carezza, in questo momento difficile, al cuore che dia una nuova speranza e una nuova certezza nel domani”.
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All’uscita del feretro, amici e parenti si sono stretti in silenzio dinanzi all’auto che ha portato Flavio al cimitero, con uno striscione per ricordarlo, oltre a una corona di palloncini bianchi e celesti che si è levata in cielo sotto un applauso scrosciante.
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“Confidando nell'amore del signore, affidiamo alla misericordia di dio la breve esistenza terrena di Flavio. Il germe di vita eterna da lui ricevuto nel battesimo fiorisca nell'amore del Padre. A noi che soffriamo per questo distacco, non venga meno la speranza ci ritroveremo ancora insieme per vivere in pienezza quell'amore che ci ha uniti qui in terra”. Così don Giuseppe ha ricordato Flavio, un ragazzo strappato alla vita troppo presto e che Pompei non dimenticherà.
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