“Dicono in giro che a Pompei guadagniamo bene. Dovrebbero sapere invece dov’è la verità, visto che vengono fin qui a rubarci i clienti”. E’ la dura risposta di Franco Matrone dell’associazione Taxi di Pompei.

Nei giorni scorsi è divampata la polemica sulla delibera approvata dai commissari di Torre Annunziata che la settimana scorsa hanno sancito aumenti pari anche al tremila per cento sulle pratiche amministrative relative al servizio taxi e noleggio veicoli con conducente.

Una decisione che ha scoperchiato un vaso ricolmo di problemi e che al momento non conosce ancora una soluzione. Tanti i tassisti che, soprattutto in epoca covid, hanno chiuso le loro vetture e si sono dovuti arrangiare, con pochi aiuti e un futuro incerto. “Un operatore di Torre Annunziata ha detto che a Pompei si guadagna anche 700 euro al giorno – hanno spiegato dall’associazione Taxi di Pompei -. Una falsità di dimensioni incredibili alla quale non vogliamo nemmeno rispondere. Sarebbe più normale che si occupassero di Torre Annunziata anziché parlare della nostra città”.

Ma c’è dell’altro. “Tanti operatori, proprio da Torre Annunziata, specialmente in questi giorni di festa ne hanno approfittato per venire in città a prendere clienti – ha sottolineato Matrone -. Una scorrettezza che dimostra la qualità delle accuse che ci sono state fatte. Vorrà dire che la prossima volta che vedremo una cosa simile ci rivolgeremo alle Forze dell’Ordine. Lavoriamo con tanti problemi e non meritiamo una mortificazione simile”.

E proprio a Torre Annunziata la situazione è ancora ferma al palo. Dopo l’incontro tra sindacati oplontini e i commissari sembrava che qualcosa potesse sbloccarsi: “E’ tutto ancora fermo – ha dichiarato Paolo Esposito -. Uno stallo che espone i tassisti a sanzioni su eventuali controlli. Speriamo che a breve ci siano novità positive”.

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