Doveva essere la svolta. E invece il servizio mensa a Torre Annunziata è ancora fermo al palo. Non finisce l’incubo della refezione nelle scuole oplontine. Una gara d’appalto dal valore di 1,4 milioni di euro è stata aggiudicata il mese scorso per attivare il servizio nei prossimi tre anni. Qualcosa però ha fermato il completamento dell’iter burocratico. I bambini continuano a non usufruire del servizio e la protesta dei genitori si è riaccesa. Sono in tanti infatti a lamentare i disagi che ne conseguono per l’assenza della refezione. E nel frattempo l’anno scolastico volge al termine e nessuna novità è giunta dall'ambito N30 e dai commissari cittadini. 

La mensa continua così a restare bloccata precisamente dal 5 settembre scorso. Stessa sorte per i dipendenti del centro di cottura di via Isonzo. Una situazione di crisi spiegata in parte dagli iter burocratici della Stazione Unica Appaltante. A perderci, però, sono soprattutto genitori e bambini, rimasti senza un servizio essenziale per la comunità. 

I commissari, dal canto loro, hanno agito con lentezza. Nel gennaio scorso avevano congelato la decisione. Alla base delle preoccupazioni degli ispettori c’era un anomalia nell’offerta presentata dalla ditta aggiudicataria, ritenuta non idonea in quanto ha presentato un ribasso troppo elevato a discapito della qualità del servizio. Ora a gara aggiudicata, non si comprendono i motivi degli ulteriori ritardi per la riattivazione del servizio, annunciato all'epoca come una svolta dal dirigente dell'ambito N30 e dai commissari. 

Resta da capire ora la situazione anche in merito al centro cottura. I dipendenti della struttura sono da tempo alla ricerca di risposte adeguate sul loro futuro, ancora avvolto nel mistero.

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