Torre Annunziata. Omicidio Cerrato: la sentenza in primavera
Dibattimento concluso, ora spazio alla requisitoria e le arringhe degli avvocati: a marzo il verdetto
24-02-2023 | di Marco De Rosa

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Una sentenza che arriverà nel primo giorno di primavera, per uno dei delitti che ha scosso la comunità di Torre Annunziata. Volge al termine il processo per ricostruire la verità sulla morte di Maurizio Cerrato, l’ex custode degli scavi di Pompei assassinato con una coltellata al cuore il 19 aprile 2021 in via IV novembre.
Conclusa l’istruttoria dibattimentale presso la Corte d’Assise di Napoli. Il giudice Cristiano ha fissato le ultime udienze durante le quali parlerà il pm Moccia, le parti civili e gli avvocati dei quattro imputati: i fratelli Giorgio e Domenico Scaramella, oltre a Francesco e Antonio Cirillo.
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Il dolore di una famiglia e la rabbia per una giustizia ancora sospesa, nonostante tre gradi di giudizio
Presenti in aula, così come in tutte le altre udienze, la famiglia Cerrato. La vedova Tania e la figlia maggiore Maria Adriana, hanno ascoltato tutto il dibattimento. Non sono mancati momenti di tensione e di dolore per una vicenda che ha segnato definitivamente una famiglia onesta e lavoratrice e scosso l’intero comprensorio per l’efferatezza con cui è stata spezzata la vita di Maurizio.
Ora, dopo la requisitoria del pm e la discussione degli avvocati, è stata fissata per il 21 marzo la data in cui verrà emessa la sentenza in primo grado per assicurare alla giustizia i responsabili della tragedia. Una data particolare, voluta dal giudice Cristiano, la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
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