“Se qualcuno ha pensato di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri ha sbagliato di grosso e ne pagherà le conseguenze. Trasferire la Sbe-Sud qui a Torre Annunziata è un’operazione che va combattuta perché antidemocratica”.

Non usa mezze misure Nicola Ricci, segretario Generale della Cgil, intervenuto nel corso dell’assemblea sindacale tenutasi nel capannone del gruppo Damiano a Torre Annunziata. Un confronto a cui hanno presso parte tutti i lavoratori dell’azienda di via Terragneta, da settimane sul piede di guerra perché non accettano la situazione venutasi a creare tra il gruppo per cui lavorano e i lavoratori ex Meridbulloni.

“Da qui non ci muoviamo” hanno ripetuto i lavoratori, in stato di agitazione, preoccupati per il loro futuro. “Si tratta di un problema gravissimo, di cui le istituzioni non possono non tenerne conto – ha continuato Ricci dal palco dell’assemblea -. Questo tipo di imprenditoria che gioca sulle condizioni dei lavoratori non deve esistere a Torre Annunziata. E siamo stufi di reclami e promesse, la Regione Campania faccia qualcosa per venire in nostro soccorso”.

Disposti a tutto pur di salvaguardare il loro posto di lavoro. La settimana scorsa una delegazione di lavoratori ha protestato dinanzi al comune di Torre Annunziata, con uno striscione simbolico: “Asi che fai, spuoglie a Gesù e viest a Maria”. Togliere a qualcuno per dare ad altri. Proprio quello che si chiedono i lavoratori, che ora attendono impazienti il tavolo di confronto chiesto con regione e Asi.

“Non si possono far sparire realtà industriali dalla mattina alla sera – ha concluso Ricci -. Anzi, dato che si tratta di un settore strategico, sarebbe più opportuno creare posti di lavoro aggiuntivi. Ecco perché chiediamo di conoscere il vero progetto per questi lavoratori. Se non dovesse convincerci lo contrasteremo con ogni mezzo”.

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