Estorsioni, bombe e ricatti, chiuse le indagini sul Quarto Sistema. Il nuovo clan devoto alle famiglie Sauriell-Scarpa e che aveva il suo fortino al Rione Penniniello di Torre Annunziata verso il processo.

Il commissariato di Polizia ha notificato al gruppo criminale composto da 15 persone l’avviso di chiusura delle indagini partite nel febbraio 2020 a seguito dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco a Torre Annunziata in piazza Giovanni XXIII e Boscoreale verso le abitazioni di alcuni pregiudicati. La svolta ci fu il 25 settembre scorso con l’arresto delle prime 12 persone. Al blitz sfuggirono tre persone, Salvatore Carpentieri, Vincenzo Somma e Pasquale Cherillo, poi intercettati e arrestati qualche settimana più tardi.

Tutti sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, porto e detenzione di materiale esplodente, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di affermare la supremazia di un nuovo clan in Torre Annunziata. Il “Quarto sistema” o “Sauriell – Scarpa”, in aperto e dichiarato contrasto con i clan storicamente egemoni su questo territorio (Clan Gionta e Gallo Cavalieri).

Tra le azioni criminali del clan emergente ci fu l’attentato all’Ad Cars dello scorso 5 giugno. “Dacci i soldi o ti facciamo saltare la casa”, dissero all’imprenditore, portato fin dentro al Rione per portare a termine l’estorsione. Altra estorsione fu perpetrata ai danni di un altro imprenditore, già vessato dai tempi di “Alta Marea”. L’obiettivo era quello di “togliere il pane da bocca a sti scemi”, con chiaro riferimento ai clan storici del territorio, come i Gionta e i Gallo Cavalieri.

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