E’ accusato di essere uno degli esattori del clan Gionta, tornerà in libertà. Si tratta di Michele Guarro, meglio conosciuto come “batti le manine”.

Ieri il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza, scarcerando lo storico affiliato dei Gionta. Secondo gli inquirenti è lui, già pregiudicato per lo stesso reato, uno dei principali artefici della riorganizzazione della rete di estorsioni per conto della camorra oplontina. Gli avvocati di Guarro hanno contestato una carenza di elementi indiziari a suo carico. Una strategia che ha convinto i giudici per la sua scarcerazione.

Il 57enne fu ferito a colpi di pistola per le vie del centro di Torre Annunziata a settembre scorso, prima di finire in carcere due mesi dopo nell’ultimo blitz dei carabinieri che ha decimato il Quarto Sistema e il clan dei “valentini”.

Il giorno seguente all’agguato che gli è quasi costato la vita, fu ucciso Francesco Immobile. La sua morte fu ritenuta una ritorsione al raid del giorno prima. Due episodi criminali che sono rientrati nell’ambito della faida che si stava consumando a Torre Annunziata tra i Gionta e il Quarto Sistema.


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