Uccise la badante della sorella, potrà affrontare il processo. A distanza di quasi un anno dall’omicidio di Maria Baran, arriva la relazione dei periti sulle condizioni di Pellegrino Reibaldi. L’ex insegnante di matematica, il 15 dicembre scorso uccise la donna a coppi di pistola. Era colpevole, secondo lui, di non occuparsi in maniera adeguata di sua sorella. Al culmine di una lite, la donna, di origini ucraine, fu assassinata in cucina.

CLICCA QUI PER LA RICOSTRUZIONE DELL’OMICIDIO

I periti che hanno esaminato Reibaldi, hanno riferito che l’82enne, potrà essere processato, riferendo sì della sua pericolosità sociale, “tuttavia presenta una certa stabilità e cronicità. Con cure e assistente mediche può ristabilire il suo stato psichiatrico. La sua capacità di intendere e di volere in relazione ai fatti in causa era parzialmente scemata ma non completamente annullata”. Reibaldi così, secondo i tecnici, è in grado di affrontare il processo per omicidio aggravato, attualmente in corso presso la corte d’Assise di Napoli.

Scusatemi, ho perso la testa”, disse più volte quel giorno. I pensieri che lo hanno annebbiato durante l’ultima discussione con Maria, la rabbia che l’ha accecato facendogli prendere la pistola dalla sua cassaforte, sparando senza pietà, per uccidere. Dal 16 febbraio scorso l’ex docente è in una struttura sanitaria specializzata per la cura di patologie geriatriche, in regime di domiciliari. Nel corso della prossima udienza, fissata per il prossimo 6 dicembre, verranno ascoltati i primi teste.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

vai al video