Si andava lì a giocare la schedina. Era un luogo di ritrovo non solo di gente comune ma anche di artisti affermati. C’è qualcuno che ha festeggiato lì il suo matrimonio. Il “Bar Stella” di Torre Annunziata è un oceano di ricordi, specie per chi in quella piazza ci è nato, cresciuto e ancora oggi continua a frequentare quei luoghi.

Ora che il Bar Stella tornerà in tv grazie al programma di Stefano De Martino, non si può fare a meno di tirare fuori questi ricordi e farli raccontare di chi li ha vissuti in prima persona. E’ il caso di alcuni commercianti storici di Piazza Ernesto Cesaro. Lì, nel quartiere di “Santa Teresa”, Giorgio Tufano (meglio conosciuto come Ciccio), Gennaro Borriello e Giuseppe Pinto, erano abituali frequentatori della piazza e di quel bar in particolare.

Frequentavate il Bar Stella?

“Certamente – ha subito esclamato “Ciccio” Tufano -. Ho festeggiato lì il mio matrimonio. Ricordo i giardini, tutti i dipendenti, il bar era frequentato dai miei genitori. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere il primo ristorante in zona che potesse fare un matrimonio e per questo lo abbiamo celebrato lì, grazie al nonno di Stefano”.

“Mio padre mi mandava lì a giocare le schedine – ha detto Gennaro Borriello -. Aveva un coloniale ben fornito ed era un posto di ritrovo per tutte le persone del quartiere, ricco sempre di tanti eventi”.

“Io ci ho addirittura lavorato lì – ha spiegato Giuseppe Pinto -. Era il periodo in cui Enrico, il papà di Stefano, ci lavorava. Eravamo dei 14enni impegnati in matrimoni e comunioni. Allora non esistevano molti locali commerciali e il bar Stella era molto rinomato per gli eventi”.

C’erano più problemi 20 anni fa oppure oggi a gestire un locale commerciale a Torre Annunziata?

“Senza dubbio oggi ci sono più problemi”, ha prontamente detto Tufano. Sulla stessa lunghezza d’onda, Borriello precisa che “oggi è più semplice aprirlo, ma è più difficile gestirlo. Consiglierei sicuramente i tempi addietro”. A tenere banco sono le tasse: “Oggi ce ne sono di più – ha spiegato Pinto. Prima il commercio era più agevolato, oggi ci sono troppi abusivi e molti che le tasse le evadono, approfittando anche di controlli non efficaci”.

In questi ultimi anni hanno chiuso diversi locali di commercianti storici, come per esempio l’edicola Belfiore e Gustus. Qual è il vostro punto di vista?

“Torre Annunziata è morta commercialmente – ha spiegato con rammarico “Ciccio” Tufano -. Non è più come una volta. Poi, con l’avvento dei centri commerciali e anche grazie ad Amazon, che vende per corrispondenza, si vende poco. Talvolta restare aperti è addirittura inutile”.  

“In questo l’amministrazione comunale non incentiva aperture di altre attività commerciali – ha replicato Gennaro Borriello -. Non crea delle aree di parcheggio per poter far venire i nostri clienti al negozio, specie in una zona centrale come Piazza Cesaro”.

“Nessun aiuto per noi – ha concluso Giuseppe Pinto -. E la mancanza di allestimenti natalizi testimonia l’assenza delle Istituzioni”.

La speranza è che, con il nuovo programma con Stefano De Martino, si possano almeno per qualche ora accantonare la crisi che sta attraversando la città e sistemarsi comodamente sul divano. Tra una chiacchiera e un sorriso, raccontando un pezzo importante della storia di Torre Annunziata. Un tuffo nel passato e riflettere sul presente e sul futuro.

(foto: archivio LoStrillone)

a cura di Matteo Vitulano

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