Dopo tre giorni di silenzi e di pensieri ha parlato. Senza esitazioni, ha risposto a tutte le domande del giudice, raccontando la sua versione dei fatti. Luigi Ammendola, dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, si è dichiarato innocente. E' apparso provato ma lucido nonostante la pesante accusa a suo carico.

L’ex vicesindaco di Torre Annunziata e Maresciallo della Guardia di Finanza è stato arrestato dalle Fiamme Gialle giovedì scorso in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare che lo vede indagato per l'accusa di induzione indebita. “E’ stato ascoltato dai magistrati e ha chiarito tutte le perplessità interpretative che avevano indotto il giudice a emettere una richiesta di misura cautelare nei suoi confronti. Siamo estremamente fiduciosi”, ha spiegato il suo avvocato Flavio Bournique, che ha assistito all’interrogatorio.

Il giudice ritiene che il giorno dell’arresto dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico di Torre Annunziata Nunzio Ariano, l’allora vicesindaco Luigi Ammendola sapeva bene cosa stesse facendo l’ingegnere alle Sette Scogliere. Ariano fu colto in flagrante con una mazzetta da 10mila euro, divisa in due buste da 5mila euro l’una. A svelare i destinatari delle due buste fu l’imprenditore coinvolto nel giro di mazzette. Vincenzo Supino raccontò che una parte dei soldi era destinata a Nunzio Ariano, l’altra invece era per la “parte politica” che gli inquirenti hanno individuato in Luigi Ammendola, l’assessore di riferimento del capo dell’ufficio tecnico.

La questione passa ora spostarsi al tribunale del Riesame, dove Ammendola presenterà richiesta di scarcerazione.

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