Agirono per vendicare il loro cugino, morto a soli 17 anni. Condanna bis per il commando che tentò di uccidere un ragazzo ritenuto vicino ai killer di Nicholas Di Martino.

Si è concluso il processo in appello a carico di Antonio e Giovanni Carfora, Giovanni Amendola e Raffaele Iovine. Inizialmente condannati a 9 anni (Carfora) e a 7 anni e 10 mesi (Amendola e Iovine), hanno ricevuto uno sconto di pena di sei mesi ciascuno. I quattro, in compagnia di una quinta persona tuttora non identificata, dopo aver appreso della morte di Nicholas aprirono una caccia al nemico che si tradusse nel ferimento di Salvatore Pio Pennino, un 21enne ritenuto vicino agli Apicella. In quella notte di sangue e violenza del 25 maggio 2020 il ragazzo riuscì a scampare per puro caso alla trappola di fuoco tesa dal commando in via Pasquale Nastro a Gragnano, in pieno centro storico.

Il tentato omicidio, secondo l'Antimafia, fu una vendetta di camorra dopo l'uccisione del 17enne Nicholas Di Martino. Antonio e Giovanni Carfora sono i cugini di Nicholas, figli di Nicola “’o fuoco”, killer che ora sta scontando la pena dell’ergastolo per aver ucciso il 19 novembre 1996 Michele Cavaliere, imprenditore caseario freddato dinanzi al suo negozio per essersi ribellato al pizzo.

La vendetta maturò non appena si diffuse la notizia della morte di Nicholas, ucciso da una coltellata all’arteria femorale destra. Con lui era presente il 32enne Carlo Langellotti, ferito gravemente da 6 coltellate. Lo stesso Langellotti qualche settimana fa si è costituito in carcere a Salerno per aver gambizzato un giovane della Penisola Sorrentina all’esterno di una pizzeria di Gragnano. I killer di Nicholas confessarono l’omicidio e da poco hanno ricevuto la condanna in primo grado a 18 anni (Apicella, l’esecutore materiale) e 10 anni (Di Lauro). Nonostante le richieste di condanna all’ergastolo della Dda, la Corte d'Assise non ha riconosciuto l'aggravante mafiosa. Aggravante che invece resta in piedi nel procedimento a carico del commando ha provato a vendicare la scomparsa di Nicholas. Con il quinto componente che resta ancora nascosto nel silenzio.

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